INTONO CRESCE NEL DIGITAL CON HYPE FARM
Una nuova partnership per crescere e per fornire una consulenza di comunicazione e servizi sempre più professionali e completi al mondo dell’industria (e non solo).
L’agenzia di comunicazione Intono – di proprietà delle associazioni confindustriali ACIMAC e UCIMA – rileva le quote di maggioranza di Hype Farm e si prefigge di consolidare la sua proposta di comunicazione legata a due parole chiave: strategia e contenuti. Lo fa integrando le competenze della digital agency Hype Farm, oggi di proprietà di Faenza Group.
“Un passo in avanti importante – commenta la Presidente di Intono Valentina Marchesini – che ci consolida come consulenti privilegiati dell’industria dei beni strumentali e delle soluzioni tecnologiche. Hype Farm consentirà ad Intono un ulteriore miglioramento dell’offerta di servizi digitali (siti web, app, attività SEO e SEM, social & digital marketing), garantendo inoltre un arricchimento delle competenze interne e un allargamento del parco clienti”.
“Dal punto di vista commerciale ed operativo – aggiunge Marco Fiori, Amministratore delegato di Intono – questa integrazione fungerà da acceleratore per la nostra crescita. Saremo in grado di fornire ai clienti una gamma di soluzioni sempre più solida ed innovativa”.
“La fiducia e la stima nei confronti di Intono e della sua proprietà ci hanno convinto che questo fosse l’accordo migliore per noi – dichiara Claudio Rossi, Amministratore delegato di Faenza Group – e il modo più efficace per mettere a frutto la storia e le competenze di Hype Farm. Un sentito grazie va ai professionisti di Hype Farm che, con la loro competenza e dedizione, hanno contribuito (e contribuiranno) alla crescita dell’agenzia. Faenza Group rimarrà nella compagine societaria, nella convinzione che il progetto potrà crescere nel migliore dei modi con il supporto di entrambi i gruppi”.
Nell’immagine il Consiglio di Amministrazione di Intono in occasione dei festeggiamenti dei 10 anni di attività.
Da sinistra: Bruno Bettelli, Marco Fiori, Valentina Marchesini e Gian Paolo Crasta.
