Inaugurato lo stabilimento SITI B&T di Gaoming (Cina)
Autorità, clienti, dirigenti e collaboratori del Gruppo di Formigine hanno partecipato all’evento lo scorso 26 maggio
Formigine, giugno 2016 – Il nuovo stabilimento SITI B&T Group di Gaoming in Cina, nella provincia del Guangdong (distretto di Foshan), è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 26 maggio.
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato numerose autorità, tra le quali spiccavano Laura Egoli (Console Generale d’Italia a Guangzhou), Richard Yu (Direttore del Foshan Investment Promotion Bureau), Li Wensheng (Vice direttore del distretto di Gaoming District – Hecheng Street Party Committee) ed Elena Faoro (Consigliere d’amministrazione del CICC Guangdong).
SITI B&T era già presente in Cina, nel distretto ceramico di Foshan, dal 1999: il nuovo stabilimento eco friendly si sviluppa su una superficie edificata di 8.000 mq e occupa oltre 100 addetti. Frutto di un ingente investimento, pari a 6,8 milioni di dollari, rappresenta un hub fondamentale per l’intero mercato asiatico.
“Grazie a questo nuovo stabilimento in Cina – ha commentato Fabio Tarozzi, Presidente e Amministratore delegato di SITI B&T – il nostro gruppo migliora ulteriormente la qualità delle tecnologie offerte nei mercati Asia Pacific e Middle East, aumentando l’efficienza dei servizi e rimanendo sempre all’avanguardia in termini di produttività e risparmio energetico”.
“Il know-how italiano e il nostro controllo qualità – ha aggiunto Luigi Cormaci, General ManagerSITI B&T China – ci consentono di produrre qui macchine in grado di ottenere prestazioni eccellenti a costi competitivi per il mercato asiatico“.
SITI-B&T Group
SITI-B&T Group, produttore di impianti completi a servizio dell’industria ceramica mondiale, con una presenza capillare in tutti i mercati, propone soluzioni tecnologiche d’eccellenza e servizi innovativi, con una particolare attenzione ai temi dell’efficienza energetica e della riduzione dei costi di produzione.
Garantisce alla clientela un servizio completo e personalizzato che include l’assistenza tecnica per l’istallazione, la manutenzione e l’ammodernamento delle linee di produzione.
Il Gruppo SITI-B&T opera attraverso le unità operative: “Tile” (impianti completi per piastrelle), Projecta Engineering e Digital Design (decoratrici digitali e progetti grafici digitali), Ancora (impianti per la finitura superficiale dei prodotti ceramici) e “B&T White” (impianti completi per i sanitari).
Da Scandiano, a Chicago, al Tennessee: BMR sbarca negli USA
A Coverings per la prima volta, BMR annuncia l’apertura della sede logistica di Dickson-Tennessee (USA).
BMR ha varcato l’Atlantico ed è approdata per la prima volta a Coverings, la fiera di riferimento per la ceramica e le pietre naturali, che si è svolta a Chicago dal 18 al 21 aprile scorsi. Un esordio importante in una vetrina d’eccezione che annovera tra i suoi principali protagonisti le più prestigiose aziende produttrici americane ma anche italiane e internazionali.
La scelta di BMR, azienda di Scandiano leader nella progettazione e produzione di linee complete per la levigatura/lappatura-trattamentoe per il taglio/spacco-squadratura di piastrelle e lastre ceramiche guidata da Paolo Sassi, si inserisce in un più ampio contesto di internazionalizzazione che la vede protagonista in nuove aree di mercato di grande risalto, dove il know how e la professionalità tutta made in Italy di oltre 40 anni di attività hanno trovato grande appeal.
Coverings è stata l’occasione per annunciare l’inaugurazione di una nuova filiale logistica a Dickson, in Tennessee (USA), nella “ceramic valley” americana.
La sede, aperta in collaborazione con LB di Fiorano Modenese (da oltre 40 anni riferimento internazionale nel settore dell’alimentazione pressa e della macinazione a secco), ha lo scopo di portare l’innovazione della tecnologia made in Italy in America, offrendo la competenza e la professionalità di settore al mercato locale, attraverso un servizio di assistenza tecnica e commerciale a diretto contatto con il cliente.
Attraverso la filiale di Dickson, BMR e LB andranno a supportare le realtà ceramiche nordamericane con le loro specifiche soluzioni innovative, garantendo la migliore assistenza e una consulenza sempre puntuale e immediata. Inoltre, sarà possibile offrire un upgrade tecnico-qualitativo dei processi di produzione delle industrie ceramiche USA, assecondando i principi di efficienza energetica e produttiva che sono i capisaldi della continua ricerca tecnologica.
In America BMR vanta l’installazione di oltre 25 linee complete presso le più note e influenti realtà ceramiche della zona.
Gli impianti vertono principalmente alla levigatura e squadratura di porcellanato di alta qualità realizzato nei formati più tradizionali 600×1200 mm, affacciandosi recentemente alle nuove tendenze delle lastre “big size”.
Per assecondare e rispondere alle esigenze di un comparto in costante evoluzione, BMR oggi assiste ancora più da vicino i propri clienti nella messa in opera e nel post vendita di tecnologie di grande richiamo come: LevigaPlus, consolidata nei processi di levigatura e pioniera nel campo della lappatura, che consente di esaltare i progressi in termini di decorazioni, effetti e tonalità che la tecnologia digitale permette di realizzare sulle superfici smaltate ed è strutturata per affrontare processi di lavorazione di lastre fino a 1600×3200 mm; Top Coat, Top Finishing e Supershine, le tre linee di trattamenti diversificate per ogni tipo di superficie e porosità che garantiscono i migliori risultati su porcellanato tecnico levigato/lappato e porcellanato smaltato lappato, preservandone pulibilità e lucentezza e, nel caso della Supershine, risaltando ulteriormente la lucidità; Multiblade, Dry Cut e Trasla (dispositivi di taglio e incisione),Squadra, Squadra Dry e Top Squadra Dry, fiori all’occhiello per il taglio/spacco-squadratura di piastrelle e lastre ceramiche disponibili sia con processo a umido che a secco e declinate per lavorare su qualsiasi tipo di materiale ceramico e di qualunque dimensione fino a 1600×3200 mm.
L’azienda di Scandiano conferma ancora una volta l’importanza riservata ai propri clienti, destinatari degli sviluppo tecnologici e della migliore qualità di prodotto e di assistenza, garantendo in tutto il mondo il valore d’eccellenza del made in Italy.
L’azienda di Sassuolo esplora un nuovo tema e inventa Canvas, la serie in gres porcellanato by Phorma ispirata alle più pregiate stoffe d’arredo.
Sassuolo, maggio 2016 – Avanguardia tecnologica e gusto per la bellezza. Sono queste le premesse da cui ha preso vita il lungo processo creativo che ha portato alla realizzazione di Canvasby Phorma, la nuova serie ceramica presentata in anteprima a Coverings 2016, la più importante fiera nordamericana per il settore delle finiture d’interni.
Disponibile da oggi su tutti i mercati, l’innovativa serie di design, la cui superficie moderna interpreta in chiave ceramica l’effetto tessuto, si ispira agli antichi arazzi e alle nobili stoffe d’arredo e si pone come risposta ideale per chi desidera vestire lo spazio con stile, creatività ed eleganza.
Corda, Tabacco, Avio, Argento e Perla: queste le tinte tenui che compongono la vasta palette cromatica della collezione e che assicurano superfici dinamiche e vivaci grazie anche al supporto di un’ampia gamma di decori studiata per risaltare le diverse texture in un’armonica combinazione.
Le piastrelle, declinate nei tradizionali formati quadrati e rettangolari (60×60, 30×60 e 10×60 cm), offrono un’elevata resistenza alle sollecitazioni, sono facili da pulire e si distinguono per la loro totale inerzia al fuoco.
Con Canvas, Sichenia dà ancora una volta prova di come l’organizzazione produttiva e il continuo perfezionamento nella ricerca della qualità, uniti a criteri diispirazioneestetica all’avanguardia, costituiscano i fattori determinanti dell’eccellenza made in Italy che dall’inizio degli anni Settanta caratterizza i prodotti dell’azienda ceramica sassolese.
Per maggiori informazioni su Canvas, visita il sito web di Sichenia.
La tecnologia “made in Italy” firmata da Magnoni garantisce i migliori risultati di pulizia e risciacquo per le lattine
Modena, maggio 2016 – Una velocità massima di 90 mila contenitori/ora (160 mila con il bicanale) di qualsiasiformato e con movimento a gravità: queste sono alcune delle caratteristiche salienti di Rinser, la sciacquatrice made in Magnoni pensata per le aziende del beverage garanti della migliore qualità.
Il sistema di lavaggio interno di contenitori di alluminio si avvale di un tunnel in acciaio inossidabile certificato AISI 304 (a richiesta anche AISI 316) corredato da gabbie e twist dello stesso materiale e rivestiti in polietilene.
Due le versioni disponibili:
– la sciacquatrice Standard, caratterizzata da un canale e un twist dedicati per ogni formato in entrata/uscita dal tunnel di lavaggio;
– la versione Semi Automatica, che consente il cambio rapido di formato per mezzo della gabbia di lavaggio interna regolabile in altezza e larghezza sia manualmente, sia elettronicamente. Inoltre, dispone di twist dedicati con possibilità di essere alloggiati nel carrello scorrevole: tale soluzione consente il cambio rapido di formato, attraverso un comando pneumatico o manuale.
L’operazione di lavaggio può essere eseguita in due modalità: con aria ionizzata o con acqua calda o fredda (in un range di temperatura da 0° a 70°), sterilizzata attraverso raggi UV o con soluzioni pulenti.
Magnoni progetta e costruisce su misura i sistemi Rinser per soddisfare qualsiasi esigenza di lavaggio. Ogni macchina viene collaudata internamente prima di essere consegnata e installata dal personale specializzato Magnoni presso il cliente, consentendone così un rapido utilizzo.
L’azienda, infatti, dal 1956 garantisce un servizio di qualità in termini di assistenza tecnico-commerciale, di progettazione, pre-assemblaggio e installazione, di avvio della linea e di manutenzione post-vendita. Recependo le esigenze produttive dei propri clienti sempre in evoluzione, Magnoni è ogni giorno attiva nella Ricerca & Sviluppo di soluzioni sempre più performanti e integrate, per rispondere a ogni nuova richiesta del mercato.
Nel maggio 2016 Urban Lab di Ceramiche Caesar ha preso parte alla Clerkenwell Design Weekdi Londra, proponendo un programma interattivo che ha coinvolto i visitatori nella filosofia di ricerca e di studio di nuovi trend nel campo della moda, dell’architettura, delle arti visive.
Nello specifico, le attività proposte, create e sviluppate insieme ad INtono per la Clerkenwell Design Week hanno riguardato:
Creazione concept grafico e comunicativo derivante dal magazine Cross Design Contest 2015/2016;
Creazione testi e attività di copy per l’allestimento dello showroom;
Individuazione dei materiali, organizzazione degli spazi e individuazione dei fornitori;
Creazione cartelle stampa e azioni mirate sui media di settore presenti all’evento e invitati a visitare la show-room;
Creazione materiale a supporto (brochure, flyer, shopper, vetrofanie, comunicazione alle pareti).
Tile to taste: l’esperienza multisensoriale di Caesar Urban Lab a Clerknwell a Clerkenwell Design Week
Situato al 17/18 di Great Sutton Street, nel cuore londinese del design contemporaneo, Urban Lab sarà tra i protagonisti della Clerkenwell Design Week.
Lo shoowroom di Caesar, primo tra i produttori italiani di gres porcellanato a lanciare uno spazio-architettura ceramico monomarca presente nel Regno Unito, attenderà architetti, progettisti ed esperti nella selezione di materiali per scoprire il gusto tutto italiano della ceramica made in Italy.
Uno speciale benvenuto è offerto da Caesar Urban Lab con Tile to Taste, l’originale evento multisensoriale che unisce materia e sapori, integrando l’eccellenza del gres porcellanato made in Italy alla migliore qualità alimentare delle tradizioni enogastronomiche italiane e inglesi. Accompagnando i visitatori nel suggestivo percorso di Urban Lab, Caesar mostrerà come gli investimenti in tema di ricerca e sviluppo abbiano portato a tradurre in esclusive collezioni i molteplici input provenienti dalle ultime tendenze di design e decorazione, offrendo suggestioni e nuovi spunti creativi.
Dal 24 al 26 maggio, dalle 10 a.m., il meeting point londinese metterà dunque a disposizione di designer e professionisti i suoi spazi per condividere idee, discutere di nuovi materiali e problematiche tecniche. In particolare, Mercoledì 25 Maggio dalle 5 p.m. Urban Lab ospiterà incontri formativi sul tema Project Evolution, spiegando i vantaggi e le opportunità che le nuove grandi lastre 120×240 cm a marchio Caesar offrono al mondo dell’architettura.
Nell’occasione, oltre a Project Evolution, saranno presentate anche le collezioni più innovative: Vibe, il grès porcellanato effetto legno dal sapore vintage; Elapse, ceramica ispirata alla pietra e alle lavorazioni artigianali; Inner, elegante e maestosa, dal look ispirato a cinque quarziti naturali; Eikon, grès effetto pietra per pose outdoor.
Servizi di catering e degustazioni di birre artigianali allieteranno l’atmosfera di Urban Lab.
Urban Lab di Caesar, con Tale to Taste, dal 24 al 26 maggio attende architetti, designer e specialisti del settore presso gli spaces di 17/18 Great Sutton Street.
A pochi giorni dal lancio del nuovo sito web, la nota realtà ceramica di Sassuolo apre il proprio profilo su Pinterest e Houzz, i due visual social media per eccellenza
Sassuolo, maggio 2016. Rinnovo, ammodernamento, vivacità. Sembrano essere queste le parole d’ordine che ormai da un anno guidano il percorso di ristrutturazione aziendale di Sichenia Gruppo Ceramiche Spa. Dopo il lancio del nuovo sito web, caratterizzato da una grafica dinamica e moderna, lo storico marchio ceramico sassolese marca la propria presenza anche su Pinterest e Houzz, i due visual social media per eccellenza la cui forza risiede nel potere delle immagini.
Se Pinterest si pone come social media delle tendenze e degli interessi, Houzz è invece la piattaforma dedicata alla ristrutturazione e al design di interni che, attraverso una community visuale, connette gli utenti con i professionisti di settore. L’ esordio social di Sichenia si rivela dunque strategico: entrambe le piattaforme, infatti, si prestano ad essere eccellenti trampolini per lanciare le collezioni e i trend architettonici a marchio Sichenia.
All’apertura dei profili Houzz e Pinterest, seguirà nei prossimi mesi l’attivazione dei più tradizionali social media Facebook e LinkedIn, che si aggiungeranno a quello di Google Plus.
Ad Architect@Work Copenaghen l’innovazione e il design del grès porcellanato Caesar
Il 25 e il 26 maggio Copenaghen si fa vetrina delle novità di Caesar con le piastrelle di Project Evolution e le soluzioni ceramiche e i decori di Elapse
Copenaghen (Danimarca) – Maggio 2016. Ripartono gli appuntamenti di Caesar ad Architect@Work 2016 con l’incontro a Copenaghen il 25 e il 26 maggio, presso lo Stand 108 del Forum.
La kermesse itinerante rivolta a designer, architetti e professionisti del settore torna a farsi portavoce delle principali innovazioni riguardanti materiali e prodotti per l’edilizia contemporanea, offrendo spunti creativi e opportunità ai numerosi visitatori.
Caesar, da sempre in prima linea nella realizzazione di pavimenti e rivestimenti in grès porcellanato made in Italy, propone tutto il suo know how tecnologico ed estetico presentando tre progetti di grande appeal: Project Evolution,Elapse e la soluzione decorativa Elapse Decors.
Le grandi lastre in grès porcellanato di Project Evolution, con misure di 120×120 – 120×240 cm e spessore di 9 mm, elevano a traguardi esclusivi la bellezza della materia e rendono speciali gli ambienti dove sono posate grazie alla modularità e alla versatilità che le caratterizza. Anima, Tale, Trace e One sono le collezioni declinate nel nuovo progetto di Caesar, esprimendo le principali tendenze naturali quali rispettivamente l’effetto marmo, l’effetto travertino, l’effetto metallo e l’effetto cemento.
Elapse,ispirata alla pietra e alle lavorazioni artigianali, declina nella qualità del grès porcellanato made in Italy diversità materiche e tonali per le molteplici possibilità compositive.
E nell’eclettico stile di combinazioni vintage e rimandi industriali, la serie Elapse propone decori da superfici fortemente connotate con la soluzione Elapse Decors: raffinati giochi d’architettura caratterizzano Domino, mentre superfici longilinee e pattern in armonica discontinuità accolgono in Scrape i graffi artistici sulla materia. Sono caleidoscopiche composizione grafiche a definire Kaleido; Track, invece, è un’amalgama d’intermittenze grafiche, con tracce d’artigianalità in un mosaico di vivacità tonali. Se Squares interseca materia ed estetica in superfici ceramiche dai rimandi lignei incastonati a pietra, sono segni semplici che dichiarano in Groove una complessità progettuale, con alternanze visive e versatilità grafiche declinate nei cinque colori della collezione.
Caesar attende architetti e designer ad Architect@Work Forum Copenaghen presso lo Stand 108 e dà appuntamento ai visitatori delle prossime edizioni della manifestazione cui parteciperà:
Architect@Work Lione, 2-3 giugno – Stand 27
Architect@Work Parigi, 22-23 settembre – Stand 117
Architect@Work Vienna, 12-13 ottobre – Stand 63
Architect@Work Berlino, 9-10 novembre – Stand 107
Architect@Work Stoccarda, 7-8 dicembre – Stand 40
Per approfondimenti su Project Evolution visita il sito Caesar al link
Per approfondimenti su Elapse visita il sito Caesar al link
Per maggiori informazioni su Caesar visita il sito www.caesar.it
Dopo le consultazioni con la base associativa, la Commissione di Designazione dell’Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio ha individuato Enrico Aureli quale candidato alla presidenza di Ucima.
La nomina avverrà durante l’Assemblea generale di giugno.
È Enrico Aureli, Amministratore delegato di Aetna Group Spa, il candidato designato alla Presidenza di Ucima – Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio.
Al termine delle consultazioni con le aziende associate, la Commissione di Designazione costituita da Saverio Gamberini (MG2), Luciano Sottile (Goglio) e Dario Perenze (Videojet) – ai quali è stato affidato l’incarico di proporre il nuovo Presidente per il prossimo mandato – ha sottoposto al Consiglio direttivo dell’Associazione la candidatura di Aureli, peraltro già membro dal 2013 del Consiglio direttivo di Ucima oltre che, dal 2015, del Consiglio di amministrazione di Ipack-Ima Srl.
Il Consiglio direttivo ha espresso parere favorevole alla presentazione della candidatura all’Assemblea generale in programma in giugno. Spetterà poi all’Assemblea il compito di eleggere Enrico Aureli quale successore di Giuseppe Lesce alla guida dell’Associazione per il quadriennio 2016-2020.
Enrico Aureli, 42 anni, laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, ha iniziato nel 2001 la sua attività in Aetna Group, azienda con sede a Villa Verucchio (Rimini), specializzata in soluzioni di fine linea. Il Gruppo opera attraverso i marchi Robopac, Robopac Sistemi, Dimac, Prasmatic, Imsb, Rotac e TopTier, ha 8 filiali internazionali (Francia, Regno Unito, Germania, USA, Russia, Cina, Spagna, Brasile) e 6 stabilimenti produttivi (4 nella Packaging Valley italiana, 1 negli Stati Uniti e 1 in Brasile).
Dal 2005 al 2009 Enrico Aureli ha rivestito la carica di Presidente di Aetna Group U.S.A. Inc, prima di diventarne CEO. Dopo aver diretto Robopac e Robopac Sistemi, nel 2011 ha assunto la guida di Aetna Group Spa, con la nomina ad Amministratore delegato. Dal 2008 è inoltre membro del Consiglio di amministrazione di SCM, azienda leader mondiale nel settore macchine per la lavorazione del legno e di altri materiali.
Tecnologia ad alta efficienza e zero emissioni: arrivano in Italia le fuel cell di FuelCell Energy Solutions
Una risposta a impatto zero al problema delle emissioni da industria, riscaldamento e mobilità
Con sforamenti continui dei limiti imposti dall’Unione Europea sul fronte delle polveri sottili – PM10 e PM5 – fissato a 35 giorni l’anno, le principali città Italiane affrontano ogni inverno una vera e propria emergenza sanitaria, che prosegue spesso anche d’estate con l’arrivo del caldo. La Pianura padana è un bacino chiuso, tra Appennino e Alpi, con scarsa circolazione d’aria e un sistema industriale tra i più produttivi d’Europa con tutto quello che ne consegue in termini qualità dell’aria.
Un problema che investe le grandi città come Torino e Milano, ma anche quelle medie come Bologna, che trovandosi più a sud viene investita, oltre che dall’inquinamento prodotto in loco, anche dal dislocamento del particolato. A sorpresa però, la città con il più alto numero di sforamenti è media e del sud; si tratta di Frosinone, maglia nera del 2015: un dato che dà il senso della complessità della materia, sia in termini di predittività che di gestione della problematica della qualità dell’aria e quindi della salute pubblica. [Fonte Legambiente]
Infatti al di là delle emissioni di CO2, importanti per l’impatto sui cambiamenti climatici, la qualità dell’aria è influenzata dalle emissioni di NOx, SOx, PM10 e PM5, sostanze pericolose perché impattano in maniera diretta la salute dell’uomo causando smog, piogge acide e aggravando le condizioni respiratorie (asma). In particolare, il particolato risulta impossibile da rimuovere o espellere dall’organismo una volta insediato nei tessuti, attraverso la respirazione.
Un’emergenza sanitaria prima ancora che ecologica che secondo l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – conta decine di migliaia di morti all’anno, attribuibili a vario titolo alle condizioni ambientali in cui i cittadini italiani vivono ogni giorno. [Fonte: La Stampa]Condizioni ambientali rischiose, alla cui origine si trova la cattiva qualità dell’aria proprio a causa delle emissioni di inquinanti dei processi industriali, riscaldamento domestico, traffico veicolare. [Fonte: ACI Open data]
Nel dibattito, all’indomani della conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici COP21, si inserisce sempre più spesso il tema delle energie rinnovabili e della co-generazione, aprendo, tra gli altri, alle MCFC – Molten Carbonate Fuel Cell – la tecnologia delle celle a combustibile (fuel cell), che permette di generare energia con elevatissimi standard di efficienza e impatto quasi-zero: emissioni di CO2 contenute, silenziose e senza vibrazioni, emissioni di inquinanti (NOx, PM, SOx) quasi-zero. Uno strumento quindi in linea con l’accordo di Parigi in grado di dare una risposta concreta al problema dei cambiamenti climatici e della qualità dell’aria che oggi respiriamo nelle nostre città. Una tecnologia che oltre ad essere “green”, contribuendo alla riduzione di emissioni di CO2 vanta la definizione di “clean” al pari di tecnologie rinnovabile come fotovoltaico o eolico, ma con standard di efficienza molto più elevati, ridotta occupazione del territorio e soprattutto, non affetta dalla discontinuità tipica delle tecnologie rinnovabili.
Una tecnologia che sta entrando nel mercato italiano, grazie a importanti player del mercato mondiale come FuelCell Energy Solutions – FCES, la società tedesca con quartier generale a Dresda ed un ufficio di rappresentanza a Milano che rappresenta la branca europea della società americana leader di settore, FuelCell Energy Inc.
FuelCell Energy Solutions produce, vende, installa e offre i servizi per le centrali elettriche stazionarie con celle a combustibile, capaci di co-generare energia elettrica e termica in modo economico, conveniente ed efficiente. Le centrali elettriche denominate Direct FuelCell® – DFC® – convertono l’energia del combustibile in maniera diretta, utilizzando un processo elettrochimico ad elevata efficienza ed emissioni quasi-zero.
Si tratta di impianti che possono co-generare energia elettrica e calore partendo sia da gas naturale che da biogas 100% rinnovabile, garantendo in ogni caso energia pulita, efficiente ed affidabile. FCES offre quindi soluzioni per la cogenerazione di media e grande taglia a partire dai 250 kW elettrici (come ad esempio l’installazione presso il Ministero Federale tedesco per l’Educazione e la Ricerca a Berlino o quella per l’utility elettrica EWZ a Zurigo) in grado di arrivare fino a potenze di larga scala, come ad esempio la più grande al mondo da 60MW. Le celle a combustibile costituiscono una strategia innovativa sul fronte della produzione energetica, che, pur utilizzando un combustibile fossile, non lo bruciano, convertendolo invece in energia attraverso un processo chimico, pressoché a zero emissioni.
Le celle a combustibile funzionano quindi come una batteria, ma a differenza di queste ultime, sono in grado di co-generare elettricità e calore fin quando viene fornito del combustibile e rappresentano quindi una tecnologia in grado di garantire elevata sicurezza energetica senza alcuna limitazione in termini di capacità.
FuelCell Energy Solutions entra nel mercato italiano con l’offerta di una tecnologia avanzata, pulita, efficiente ed affidabile, di media e grande taglia, per il segmento industriale e non. Una tecnologia capace di migliorare ampiamente l’impronta ecologica di strutture fortemente energivore come università, ospedali, edifici di grandi dimensioni, industrie, data center ma anche multi-utilities interessate a integrare la propria offerta con una crescente quota di tecnologie innovative pulite.
Con le centrali DFC® – Direct FuelCell® -, infatti, è possibile convertire direttamente il gas naturale ad elevata efficienza in energia elettrica e calore, con una forte riduzione di emissioni di CO2 e praticamente azzerando gli inquinanti quali NOx, SOx e particolato. In aggiunta è possibile utilizzare anche biogas ottenendo quindi la produzione di energia elettrica e di calore 100% rinnovabile e a emissioni di inquinanti quasi zero.
Unità cogenerativa da 1,4MWe in un contesto universitario mirato alla sostenibilità.
Unità cogenerativa DFC®1500 da 1,4MWe integrata in una struttura ospedaliera comunale
Centrale elettrica DFC® cogenerativa da 1,4MWe in una università
A proposito di FuelCell Energy Solutions, GmbH
FuelCell Energy Solutions produce, vende, installa e offre i servizi per le centrali elettriche stazionarie con celle a combustibile che generano in modo efficiente ed economico elettricità e calore di alta qualità, anche per la produzione di vapore.
Gli uffici amministrativi sono situati a Dresda mentre le operazioni di produzione sono a Taufkirchen, in Germania. La potenza continuamente generata nel luogo di utilizzo promuove la sicurezza e l’affidabilità energetica, la quasi assenza di inquinanti favorisce l’elevata sostenibilità. La generazione di energia distribuita ultra-pulita interessa utilities, università, ospedali, strutture pubbliche, processi industriali ed altre applicazioni con importanti necessità di energia. Per maggiori informazioni: www.fces.de