Florim e BMR: una partnership “evoluta”

La continua ricerca nel processo produttivo sancisce la rinnovata collaborazione tra BMR e Florim che sceglie l’azienda di Scandiano come partner tecnologico anche per lo sviluppo delle lastre ceramiche di grande formato.

Scandiano, maggio 2017 – La continua ricerca sul prodotto da parte di Florim trova in BMR la giusta risposta dal punto di vista tecnologico e rafforza una sinergia tra le due aziende in nome della qualità, dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.

Ammontano infatti a 19 le linee di squadratura e lappatura installate negli anni nei diversi stabilimenti del Gruppo Florim, che oggi conta oltre 1300 dipendenti nel mondo, un fatturato di 406 milioni di euro e diversi brand Made in Italy consolidati sul mercato internazionale.

Negli ultimi 5 anni, Florim ha investito più di 200 milioni di euro, ha completamente rinnovato 3 stabilimenti produttivi, oltre ad aver aperto diversi flagship store nel Mondo e ad aver lanciato due nuovi brand sul mercato.

Investire in tecnologia per Florim significa continuare a offrire un prodotto innovativo, esteticamente ricercato e dalle alte prestazioni tecniche. BMR, che vede nella realizzazione delle linee di squadratura e lappatura non solo un importante e costante sviluppo tecnologico, ma anche una assidua ricerca nel processo capace di rispondere se non anticipare le esigenze dei più grandi produttori di piastrelle ceramiche, ha risposto alle necessità di Florim fornendo per lo stabilimento di Mordano (BO) una seconda linea di finitura per grandi lastre (fino a 1600×3200 mm) capace di migliorare la produttività attesa. Il processo, infatti, consente molteplici combinazioni di produzione secondo schemi che sfruttano al meglio spazi e risorse ambientali, permettendo una elevata flessibilità e riducendo al minimo i fermi macchina.

Rispettando la filosofia Florim, che pone la sostenibilità ambientale tra le sue priorità strategiche, BMR ha sviluppato il processo su due elementi prioritari come la Squadratura a Secco e il recupero delle polveri di Squadratura.

La tecnologia “dry”, sviluppata nel 2009 e presentata per la prima volta a Tecnargilla 2010, ha ricevuto diversi riconoscimenti come innovazione green: grazie all’eliminazione dell’acqua, oltre alla salvaguardia della risorsa naturale, è stato possibile eliminare i processi di asciugatura e di essicazione della piastrella (con relative impiantistiche) e la depurazione delle acque e lo smaltimento dei fanghi. Una semplificazione dell’impiantistica, una tutela ambientale e un risparmio economico, frutto anche di una maggiore durata dei ricambi e quindi della vita dell’intera linea.

A questi vantaggi ora è possibile aggiungere il recupero di grandi quantità di polveri derivanti dalla squadratura e il loro riciclo come materia prima nella formulazione dell’impasto. È il risultato di una recente ricerca scientifica condotta da BMR in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia che ha chiarito la natura chimica, granulometrica e le proprietà tecnologiche delle polveri ottenute con le tecniche di squadratura a secco, evidenziando il ruolo fondamentale della tipologia di utensili installati sulle macchine.

Un altro investimento che vede coinvolta BMR è destinato al sito produttivo Florim di Clarksville (Tennessee), con una linea per formati tradizionali di lappatura a campo pieno e trattamento antimacchia, una linea di squadratura a secco e taglio a secco.

La scelta di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, unitamente ai due impianti di cogenerazione per l’autoproduzione combinata di calore ed energia elettrica e ai 16000 mq di pannelli fotovoltaici, pongono Florim quale riferimento per il settore ceramico in quanto ad assetto impiantistico. Soluzioni che sposano in pieno anche l’attenzione per la ricercatezza e la cura estetica del prodotto di un’azienda che da sempre punta alla ricerca del bello con soluzioni complete che soddisfino le richieste e i modelli architettonici di ogni Paese del Mondo.