BMR protagonista del convegno della I.Cer.S

In occasione dell’evento promosso dall’Associazione, l’azienda di Scandiano ha presentato le sue soluzioni per il recupero delle polveri nella squadratura a secco.

Si è svolto lo scorso 9 febbraio, presso la sede di Confindustria Ceramica a Sassuolo, il convegno dal titolo “Materie prime per piastrelle ceramiche”. Promosso e organizzato dalla Società Ceramica Italiana, punto di riferimento culturale per la ceramica industriale italiana, la conferenza ha visto tra i relatori anche BMR, chiamata a presentare le soluzioni per la polvere da squadratura a secco.

Fortemente voluta da Paolo Zannini, Presidente dell’Associazione e Professore universitario presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena, la presenza dell’azienda di Scandiano ha confermato il suo ruolo di leadership non solo nella produzione di macchinari innovativi ed efficienti, ma anche e soprattutto nella realizzazione di un processo completo, attento a tutti i fattori in gioco, fino al recupero delle polveri. Da qui la collaborazione con l’Università, segno tangibile di una mission aziendale che sta progressivamente cambiando rotta, andando verso un’offerta omnicomprensiva, volta ad una sempre più specifica attenzione al cliente.

Protagonista della relazione è stata la squadratura a secco firmata BMR che, dal 2014 – anno di presentazione della tecnologia a Tecnargilla – ha registrato una crescita esponenziale nelle vendite, grazie ad evidenti benefici che l’hanno resa negli anni preferibile alla più tradizionale ed impegnativa squadratura a umido. Oltre ad una maggior durata di tutta la linea di rettifica e ad una sempre più minuziosa attenzione all’aspetto eco-sostenibile, infatti, la Squadratura DRY per il gres porcellanato fornisce vantaggi legati al risparmio impiantistico (non sono infatti necessari impianti di depurazioni delle acque, essiccatoi verticali o orizzontali, impianti di smaltimento dei fanghi) e a un utilizzo delle polveri sicuramente più conveniente, essendo quest’ultime riciclabili nel processo ceramico stesso.

L’interesse e gli apprezzamenti ricevuti a seguito dell’installazione di un impianto completo confermano la validità di una scelta lungimirante, così come ha dichiarato Marco Sichi, Area Manager di BMR, a margine del convegno: “il mercato dell’impiantistica per la produzione ceramica è un mercato esigente, che richiede tecnologie efficienti e risposte rapide. L’attenzione al cliente è prerogativa di BMR, per questo i nostri sforzi sono volti a migliorare la qualità del suo lavoro sotto tutti i punti di vista. Scegliere tecnologia Made in Italy significa scegliere affidabilità, alta produttività, qualità del prodotto e riduzione dei costi produttivi e di manutenzione: queste sono le qualità che il mercato riconosce e queste sono le ragioni per cui continueremo ad investire in Ricerca&Sviluppo”.